Vittorio Sgarbi, dagli ex voto alla Madonna dei gotti

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Tre ore di attesa, ma ne è valsa la pena. Non capita tutti i giorni di fare un intenso mini tour con Vittorio Sgarbi. Dopo la lectio magistralis sull’iconografia mariana tenuta ieri sera al Teatro Sociale di Camogli, che ha riscosso gran successo e che cadeva nell’ambito delle iniziative per il quinto centenario dell’Apparizione di Nostra Signora del Boschetto, ha soggiornato nel borgo marinaro ed oggi ha voluto visitare alcuni luoghi in poche ore.

Innanzitutto, alle 17.30, la mostra di ex voto marinari nel chiostro del Santuario del Boschetto. Ad attenderlo e a mostrargli la galleria e la chiesa, nonostante le numerose telefonate che gli giungevano, Fabrizio Fancello, Davide Oneto e Augusto  Massa del “Comitato 500 Anni Anniversario Apparizione Nostra Signora del Boschetto”, oltre a don Francesco Marra.

Sgarbi, per meglio vedere le grandi e piccole tele esposte ed esprimere pareri, si è ‘armato’ di pila. Poi, accompagnato da Lorenzo Ghisoli, componente del Comitato, ha raggiunto la chiesa di San Rocco e, dopo la visita, fatto tappa al panificio Maccarini, noto per le gallette. Dal piazzale di San Rocco, a passo spedito, ha raggiunto la chiesa di San Nicolò di Capodimonte aperta per lui dal custode Ciro Scognamiglio che con la cortesia che lo contraddistingue ha offerto anche un caffè. Dopo la visita alla mostra di fotografie dell’archivio Canepa “La riviera ligure”, allestita nella chiesa, partenza per Porto Pidocchio a Punta Chiappa con tappe sulla terrazza del ristorante Da Drin e in una casa privata per godere della splendida vista sul mare.

Raggiunta Camogli con un gommone messo a disposizione dal B&B Diving di Roberto Bacigalupi, ha fatto un salto a Castel Dragone per ammirare la vista dall’alto e dare uno sguardo alla mostra sui falò di San Fortunato. Poi un passaggio alla Madonna dei gotti e la partenza. Tante le persone che riconoscendolo lo hanno fermato per salutarlo, complimentarsi e farsi scattare una foto con lui.

Seguirlo in questo percorso è stata la conferma di quanto la curiosità sia il motore della vita e saper cogliere ed apprezzare il bello nelle sue svariate forme una peculiarità non indifferente.

Fonte www.levantenews.it – Testo e Foto di Consuelo Pallavicini

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